Eccoci qui.
22 febbraio 2015. La maratona delle terre verdiane , decisa così per caso, con un lungo, uno dei miei tanti lunghi….venuto…sempre per caso una domenica mattina, in cui mi dico “ quasi quasi oggi ne facciamo una trentina “..
Torno a casa , guardo sul sito della mia fantastica squadra che maratone ci sono in ballo . Perché la terza maratona della mia vita DEVE essere con novara che corre.
E deve essere con la mia famiglia , quindi vicino a casa . Salsomaggiore è ottima. Così , in poco meno di due mesi mi preparo .
Molta serenità devo dire , forse perché so che questa volta sarà una corsa con tanti dei miei superlativi compagni di squadra .
Ci tengo . Tengo a Gully, con cui abbiamo corso chilometri infiniti per preparare le nostre maratone precedenti. Tengo ai miei pazzi e allegri ragazzi e ragazze , che mi danno la spinta e il sorriso per affrontare gli allenamenti di tutti i giorni.
Tengo al pres. …scusate…
IL PRESIDENTE .
Lui è il top. Perché dà qualcosa che va al di là del lavoro basato su una tabella, una ripetuta, un tempo da rispettare …..lui dà una cosa chiamata CORAGGIO.
E nella corsa dopo qualche anno ho capito che servono gambe , testa, allenamenti, corretta alimentazione, (che poi …diciamocelo…non prendiamoci troppo sul serio…mica siamo professionisti noi ! )
Tempo infernale il 22 febbario, pioggia e vento la fanno da padrona e al 20° km ho la prima crisi , e mi chiedo chi me l’ ha fatto fare , ne ho ancora metà davanti . Poi mi riprendo, i km volano fino al 30° , ma il vento di traverso è veramente intollerabile, e penso di avere la testa in una palla di vetro …
aspetto il racconto del pres e della sua mega impresa di 212 km intorno al lago Balaton per tirarmi su di morale, e sentendo il racconto in effetti , va un po’ meglio , ma il fatto che non riesca piu’ a ridere a crepapelle mi mette un po’ in ansia….ma ormai siamo al 38°
Cartello dei 40 km. Ho delle paure nascoste evidentemente nella mia testa , che si scatenano improvvisamente e bloccano le mie funzioni vitali ..l’ avevo già provato alla mara del lago maggiore.
Il respiro che si blocca.. . piu’ mi agito e piu’ manca il respiro .Piu’ m’ incazzo e piu’ peggiora . Non riesco a gridare e a mandare giu’ questo nodo in gola che mi atterra. Ma ho due tesori a fianco a me . Io in mezzo e loro ai lati che porgono le mani , mi prendono e mi spingono le schiena mentre continuiamo a correre. Non ci siamo fermati. Abbiamo solo rallentato un po’ . Corro.
Corro come se fosse l’ ultimo giorno .Mandando via i pensieri che hanno scatenato tutto questo.
Abbiamo perso negli ultimi km , peccato , ma abbiamo superato insieme un momento lunghissimo di paura e abbiamo tirato fuori il CORAGGIO TUTTI E TRE INSIEME .
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